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LE COSE DA NON PERDERE
Cappella di San Gennaro
Tra fede e mistero
Trionfo del Barocco napoletano, immersa in una luce dorata, la Cappella venne eretta nel Seicento a compimento di un voto espresso dalla città, con il coinvolgimento dei maggiori artisti del tempo. Autori di autentici capolavori, gli artisti misero in mostra nelle loro opere quella scena devota napoletana, che ancora oggi tocca il suo apice nella figura di San Gennaro e nel suo “prodigio”. La liquefazione del sangue, che avviene tre volte l’anno, è tuttora avvolta nel mistero e fa di Napoli una “città eterna”, in cui il passato si mescola ai riti scaramantici, alla superstizione e alla devozione più autentica.
Da abbinare al tour del Centro storico di Napoli o al Tesoro di San Gennaro.
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Tesoro di San Gennaro
Il tesoro del Santo patrono
Secondo gli specialisti il valore economico del Tesoro di San Gennaro è superiore rispetto a quelli della corona d’Inghilterra e degli zar di Russia. Sette secoli di storia espressi in circa ventiduemila opere, tra ori, argenti, tessuti, e dipinti che neppure Napoleone osò depredare. Tra gli oggetti che lo compongono destano stupore la Collana di San Gennaro in oro massiccio, zaffiri e smeraldi, e la Mitra d’argento dorato, risalente al 1713, con circa 4000 pietre preziose. Unica nel suo genere è la pregevole collezione degli argenti donati da re e regine, che si presenta intatta non avendo mai subito manomissioni e furti.
Da abbinare al tour del Centro storico di Napoli, al Pio Monte della Misericordia, o al Museo Filangieri.
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Chiostro di Santa Chiara
Le maioliche dipinte delle clarisse
Di fondazione trecentesca, fu trasformato nel Settecento in un festoso e “laico” giardino, in cui la natura reale e quella dipinta si mescolano in un continuo gioco di rimandi. Circa 30.000 maioliche dipinte, dove i colori dell’azzurro, del verde e del giallo sono gli stessi del cielo, delle piante e degli agrumi presenti nel giardino. Sugli schienali sono rappresentati paesaggi fantastici e scene di vita popolare, quasi a voler compensare le rinunce della vita claustrale delle monache. La visita prosegue nel Museo dell’Opera con opere del monastero recuperate dopo i disastrosi bombardamenti del 1943.
Da abbinare al tour del Centro storico di Napoli.
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Il Pio Monte della Misericordia
Caravaggio e le opere di misericordia
Il Pio Monte della Misericordia fu fondato nel 1602 grazie alla volontà di alcuni nobili napoletani che decisero di riunirsi per aiutare le persone più bisognose. Conserva in chiesa diversi capolavori della pittura napoletana del Seicento, tra cui quello che può essere considerato il più importante dipinto napoletano di Caravaggio “Le Opere di Misericordia”. L’ edificio storico ospita al primo piano la Quadreria, che espone circa 150 opere, dal XV al XIX secolo, e la più importante collezione di dipinti e bozzetti del maggior pittore della seconda metà del ‘700 a Napoli, Francesco De Mura.
Da abbinare al tour del Centro storico di Napoli, al Museo Filangieri, alla Cappella o al Tesoro di San Gennaro.
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Il museo Filangieri
Il "palazzo che cammina"
Fondato nel 1882 dal principe Gaetano Filangieri, il museo ha sede nel quattrocentesco palazzo Como, noto come “il palazzo che cammina” per via del suo spostamento avvenuto durante la costruzione dell’attuale via Duomo. Vi sono esposte opere mirabili, tra dipinti, sculture, armi, e porcellane. Di grande suggestione è la “Sala Agata”, decorata con un prezioso pavimento maiolicato, e che riunisce opere dal XVI al XIX secolo, tra cui spiccano i capolavori di Luca Giordano e Mattia Preti. Nelle vetrine del passaggio pensile sono esposte ceramiche e porcellane delle più importanti fabbriche europee.
Da abbinare al tour del Centro storico di Napoli, o alla Cappella e al Tesoro di San Gennaro.
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Sacrestia dipinta dal Vasari
Un capolavoro del Rinascimento a Napoli
A rendere unico questo ambiente è la volta affrescata da Giorgio Vasari, che giunse a Napoli nel 1544 per dipingere il refettorio del monastero degli Olivetani, trasformato successivamente in sacrestia. Vasari realizzò un ciclo pittorico suddiviso in tre temi principali, la Religione, l’Eternità e la Fede, circondati da grottesche, simboli e virtù. Tutto risulta di estremo fascino e suggestione, grazie allo stile pittorico che rimanda all’arte di Raffaello e Michelangelo. Altrettanto degni di nota sono gli splendidi intarsi lignei alle pareti di fra’ Giovanni da Verona, che rendono ancor più prezioso e straordinario questo ambiente.
Da abbinare al tour del Centro storico di Napoli, alla chiesa di Santa Maria la Nova, o ai Quartieri spagnoli.
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